Il sito per chi ama smanettare con Arduino, Raspberry Pi & Co.
Corrente alternata e continua (AC e DC)

Corrente alternata e continua (AC e DC)

by

In questa puntata diamo uno sguardo più approfondito ai tipi di corrente , alternata e continua, cercando di capire cosa siano, le loro applicazioni ed inoltre quali sia l'impiego

Dopo una prima introduzione sull’elettricità (che se non lo avete fatto vi invito a leggere qui), oggi vi porto un argomento a dir poco fondamentale per tutti gli appassionati di questo mondo.

Oggi andremo a parlare, come avete intuito dal titolo, di corrente alternata e continua e delle loro differenze; senza ulteriori indugi cominciamo subito con la continua.

La corrente continua ( DC – direct current ) “è un tipo di corrente caratterizzata da un flusso di elettroni continuo di intensità e direzione costanti”, ci dice wikipedia , ma cerchiamo di capire effettivamente cosa voglia dire.

Pensiamo dunque alla corrente continua come ad un’autostrada sempre dritta e sempre a 3 corsie costanti; in questo caso le macchine andranno sempre nello stesso verso e mai contromano (altrimenti sai che chioppo!) e il flusso di macchine resta sempre costante senza mai variare.

Ebbene le nostre macchine in realtà sono elettroni che viaggiano da una parte all’altra in una sola direzione con costanza perennemente uguale.

Essa possiede quindi una polarità (+ e -)  a cui dobbiamo assolutamente fare attenzione se vogliamo evitare il chioppo sovramenzionato.

La corrente alternata invece (AC – alternating current) “è un tipo di corrente elettrica caratterizzata da un alternarsi di pulsazioni positive e pulsazioni negative”, grazie ancora wiki, è tutt’altro che un’autostrada dritta.

Se abbiamo fatto un pò di matematica al liceo, la corrente alternata è una sinusoide che viagga ad una frequenza non sempre costante, ma meglio comunque appoggiarci ancora all’autostrada.

In questo caso la corrente alternata è una vera e propria autostrada, fatta di curve e rallentamenti (maledette code), con un doppio senso dove le macchine vanno e vengono in continuazione.

Questo tipo di corrente è differente dalla precedente: infatti gli elettroni sono come le macchine che vanno e che vengono, come fossero nelle montagne dove salgono e scendono continuamente (nel nostro caso ad una frequenza di 50-60 hertz) e non hanno un solo senso di marcia (infatti la polarità esiste ma non dobbiamo per forza rispettarla – vedremo poi).

Definite entrambi ora parliamo di vantaggi e svantaggi:

  • La corrente alternata viene utilizzata per il trasporto della corrente nelle nostre case poichè è molto più efficace della continua su lunghe distanze ed inoltre gli apparati di conversione sono meno costosi della continua
  • La corrente alternata permette un sistema trifase (vedremo cosa vuol dire successivamente)
  • La corrente continua viene utilizzata quasi esclusivamente in ambito elettronico mentre quella alternata in ambito elettrotecnico (civile ed industriale)
  • La frequenza della continua rimane costante nel tempo mentre quella alternata varia in una banda di oscillazione (in Italia 220/230v a 50/60 hz)
  • Spero vi sia stato di aiuto (o anche solo come ripasso)  e noi ci vediamo alla prossima puntata dove apprenderemo i fili conduttori di casa nostra

Alla prossima 😉

Ti è rimasta una domanda o un dubbio?

Iscriviti e chiedi nella community

25 commenti su “Corrente alternata e continua (AC e DC)

  1. “La frequenza della continua rimane costante nel tempo mentre quella alternata varia in una banda di oscillazione (in Italia 220/230v a 50/60 hz)”

    Le tensione in Italia e a 220 V e dovrà essere standardizzata a 230 V. La frequeza é a 50 Hz e non oscilla.

  2. “La frequenza della continua rimane costante nel tempo mentre quella alternata varia in una banda di oscillazione (in Italia 220/230v a 50/60 hz)”

    Le tensione in Italia e a 220 V e dovrà essere standardizzata a 230 V. La frequeza é a 50 Hz e non oscilla.

    1. Ciao Gianni,
      grazie del tuo commento e ti do il benvenuto nella community da parte del team makeritalia !
      Ho scritto 220/230 v poichè l’adeguamento è lungi dall’essere finito e dare uno spettro di tensione più ampio ritenevo fosse più opportuno ….. Per quanto riguarda l’oscillazione era riferita alla corrente alternata che oscilla secondo una linea sinusoidale ( oscilla fra dei valori ) e non sempre ho riscontrato i famosi 50 Hz , quindi ho preferito seguire sempre un range piuttosto che un singolo valore ….. Facci sapere poi cosa ne pensi del sito e dato il periodo buone vacanze ! ( speriamo arrivino presto……. )

  3. Susatemi sono antonio da catania bellissimo l’esempio delle autostrade.
    Vorrei sapere come mai in alternata se gli elettroni non hanno una direzioni la fase ed il neutro si trovano sempre sugli stessi fili ?

  4. Susatemi sono antonio da catania bellissimo l’esempio delle autostrade.
    Vorrei sapere come mai in alternata se gli elettroni non hanno una direzioni la fase ed il neutro si trovano sempre sugli stessi fili ?

    1. Ciao Antonio,
      in primis ti do il benvenuto su makeritalia da parte del team. Allora riguardo alla tua domanda è meglio specificare un paio di cose :
      – il neutro e fase si devono sempre trovare su fili differenti , altrimenti lo schioppo del corto è assicurato 🙂
      Quello che accade , sostanzialmente, è che il neutro ti ritorna un potenziale 0 per chiudere il circuito di ritorno essendo in monofase ( fase-neutro ) ( come una strada che alla fine ti riporta al punto di partenza senza benzina :). Inoltre ti garantisce una referenza per i sistemi di protezione dell’impianto. Infatti se mettessi la fase in corto con il neutro quello che accadrebbe sarebbe una referenza di 220 volt , il che surriscalda il magnetotermico che lo fa scattare 🙂 . Ci sarebbe molto altro da dire e se ti interessa ne posso fare un articolo proprio a parte per capire bene la questione 😉 oppure puoi anche vedere qui http://www.impianto-elettrico.it/index.php?option=com_content&view=article&id=121:il-neutro&catid=45:la-realizzazione&Itemid=66
      A presto !!

  5. Ciao a tutti.. volevo un chiarimento perchè ho trovato diversi siti che confermano il fatto che sulle lunghe distanze ( diverse migliaia di Km) è più vantaggioso usare la corrente continua ( specialmente nei tratti marini con cavi depositati nel fondale) oltretutto la corrente alternata sprigiona campi magnetici, anche molto intensi in prossimità dei tralicci (causa l’alta tensione), che possono essere dannosi per la salute mentre la continua no…. quindi assisteremo ad un ritorno della corrente continua che è anche quella fornita dalle fonti rinnovabili come i pannelli fotovoltaici?

    1. ciao riccardo e benvenuto a makeritalia,
      in merito alla tua domanda bisogna fare delle distinzioni : anche se effettivamente sarebbe più conveniente trasportare la linea in continua su lunghe distanze per evitare perdite dovute allo sfasamento , effetto joule e via dicendo, è poi necessario però inserire un elemento di conversione per riconvertire la corrente in alternata per poi ridistribuirla , quindi si aggiunge comunque un elemento che può essere motivo di problematiche in caso di malfunzionamento. E’ anche vero che la linea continua è più pulita, in particolare quella a cui fai riferimento te dovrebbe essere l’HVDC , che però costicchia rispetto ai convenzionali sistemi trifase. Sicuramente nel futuro avremo più linee di questo genere anche grazie ai superconduttori , ma per ora accontentiamoci della nostra rete che è molto più prestante rispetto ad altre reti quali USA, che ancora non si capisce perchè vadano sulla 120 🙂
      Un saluto

  6. Salve a tutti. Io non sono x niente esperta di corrente praticamente non ci capisco nulla.
    Avrei bisogno di sapere se la corrente di una batteria d’auto è ac oppure dc e se ci sono delle lampade che funzionano a 12 v che consumano attorno ai 5 w però con una buona luminosità.
    Grazie

    1. La corrente, meglio dire tensione, dentro la macchina è in DC. Ci sono molte tipologie di lampade in DC ( vedi faretti ) ma dipende dalla tipologia di attacco. Inoltre se dovesse servire puoi sempre prendere un inverter che ti trasforma la DC in AC. Spero di esserti stato utile.
      A presto

  7. Buongiorno a tutti e grazie della possibilità.
    prima di tutto mi scuso per l?ignoranza in materia, volevo cortesemente chiedere come faccio a sapere che corrente arriva alle luci dei campanelli se a 12v o 24 v .
    Grazie mille

  8. La semplicita con qui spieghi le cose e ottima vorrei sapere le serrature di cancelli pedolnali avvolte vanno a 12 v alternati altre 12v continui i12v alternati nn riesco a leggere perche? Cortesemente chiedo un infarinata funzionano con entrambe?

  9. La semplicita con qui spieghi le cose e ottima vorrei sapere le serrature di cancelli pedolnali avvolte vanno a 12 v alternati altre 12v continui i12v alternati nn riesco a leggere perche? Cortesemente chiedo un infarinata funzionano con entrambe?

    1. Ciao italo , onestamente non ho incontrato apricancelli che lavorassero in alternata a 12v , ho sempre installato quelli in 24v in continua. Il principio comunque è quello di eccitare il solenoide che a sua volta aprirà il cancello , quindi deve avere giusto lo spunto di tensione ( molto spesso si usano infatti pulsanti e non interruttori proprio per questo motivo ) . Se dovessi avere bisogno di maggiori informazioni scrivi pure qui sotto 🙂
      Un saluto
      Roberto

      1. Ciao Roberto.
        Dovendo installare un videocitofono accanto ad un vecchio citofono condominiale è sorto il problema
        Del portone di ingresso. L’elettricista mi ha detto che non posso aprirlo con il videocitofono perché ho corrente DC che è diversa da quella dei vecchi citofono. ma se utilizzo un trasformatore non posso trasformare la corrente? Scusa l’ignoranza
        Grazie

  10. Semplicemente vorrei sapere perché il mio bruciatore a condensazione non funziona con la corrente 230 volt dell’inverter.
    Ho 4 batterie al piombo da 100 ah collegate in parallelo con un inverter che dovrebbe darmi 1500 watt continui con spunto di 3000 watt (caratteristiche date dal costruttore).
    Tutto il resto funziona regolarmente (credo).
    Vi adoro per la risposta, grazie.
    Giacinto Bruno

  11. Semplicemente vorrei sapere perché il mio bruciatore a condensazione non funziona con la corrente 230 volt dell’inverter.
    Ho 4 batterie al piombo da 100 ah collegate in parallelo con un inverter che dovrebbe darmi 1500 watt continui con spunto di 3000 watt (caratteristiche date dal costruttore).
    Tutto il resto funziona regolarmente (credo).
    Vi adoro per la risposta, grazie.
    Giacinto Bruno

    1. Ciao giacinto , non ho ben capito la tua problematica ma cerco comunque di fare delle ipotesi. In primis le sezioni dei cavi sono corrette ? Tutte le connessioni sono ben strette ( batterie e inverter inclusi ) ? Potresti indicarmi il modello di inverter ? Quanto assorbe il tuo bruciatore ? Hai fatto dei test di continuità sui cavi ( senza tensione ovviamente ) ? Le batterie sono in buono stato ( controlla la tensione ai poli delle batterie )? Una volta ricevute queste informazioni vediamo qual’è il problema 😉
      A presto
      Roberto

  12. Ho un caricatore opus bt-c3100 v2. 1 il caricatore è input 100v_240v AC 50/60Hz 0,8 A Max output DC12V/3A posso comprare un alimentatore che è dc sia in input che output? Non riesco a trovare uno che sia in imput AC, grazie per l aiuto

  13. Scusate la mia ignoranza…. ma come si fa a sapere se da un cavo esce corrente alternata o corrente continua???
    Ho un alimentatore con INPUt 220V con 2 uscite (uguali: V – COM e V – COM)
    come faccio a sapere se portano corrente ALTERNATA (quindi un semplice trasformatore che riduce la tensione) o CONTINUA (quindi un raddrizzatore convertitore)?????
    Mi surando col tester mi da valori strani sia in alternata che in continua…
    Grazie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *