Inoltre se non lo avete già visto andate a vedere il primo tutorial riguardante gli interruttori, poichè utilizzeremo anche alcune conoscenze acquisite per poter comandare le nostre prese tramite un interruttore. Senza perdere altro tempo andiamo subito a vedere come si presentano le prese di corrente che possiamo trovare nella nostra casa: abbiamo sostanzialmente 3 tipi di prese che possiamo incontrare, anche se ne esistono di altri tipi.
Tipologie di prese
Presa 10 A : questa prima tipologia di prese è una normale presa domestica che come unica caratteristica che la contraddistingue sono gli spinotti “piccoli”. Questo perchè appunto la presa è stata proggettata per supportare un carico massimo di 10 Ampere, che equivale sostanzialmente a piccoli carichi come lampade o caricatori e quant’altro. Se infatti proviamo ad infilare un cavo con maggiore carico non riusciremo ad inserirlo, anche se esistono riduttori in grado di convertire la tipologia di presa che nella maggior parte dei casi non comporta alcun problema ma è sempre meglio sapere il motivo.
Presa 16 A : questa è la presa più comune presente nelle case moderne proprio per la sua incredibile versatilità e reperibilità nei negozi. Essa è strutturata in modo tale da accettare sia le spine precedenti da 10A sia le spine di carico più elevato fino a 16A.
Presa Schuko: questa tipologia di prese ha le medesime caratteristiche delle precedenti ma con un attacco che qui in italia chiamiamo anche come “siemens”: questo perchè soprattutto negli elettrodomestici vogliamo la miglior connessione possibile con la messa a terra e soprattutto non vogliamo che si stacchi accidentalmente, per questo motivo è incastonata dentro al muro.
Collegamenti
Dopo questa breve introduzione andiamo ora a vedere come possiamo collegarle è perchè. Come potete aver ben capito il principio di funzionamento è uguale per tutte le tipologie di prese, l’unica differenza è il carico supportato quindi facciamo comunque attenzione alla scelta delle nostre prese a seconda dell’utilizzo che ne andremo a fare. Tutte le prese moderne si presentano con tre “sezioni” nel retro, rispettivamente fase, neutro e terra. La prima cosa che tutti diranno è “non importa dove metti fase e neutro, l’importante è che non sbagli la messa a terra che è comunque segnalata dal suo simbolo di terra“. Questo è vero ma in parte, poichè se notate sono disposte in maniera differente e soprattutto c’è una certa distanza fra i fori: bene noi dobbiamo sempre collegare la fase al foro più lontano da quello di terra per prevenire qualsiasi tipo di scarico a terra, ed inoltre sarà più facile riconoscerle se in futuro dovessimo rimetterci mano.
Bene ora che abbiamo le dovute accortezze, possiamo iniziare ad inserire i nostri cavi nella presa e vedremo che abbiamo due fori dove poter inserire il filo, questo perchè possiamo ponticellare più prese in serie senza dover ogni volta far ripassare il cavo ma semplicemente utilizzando un “ponticello” che collega le estremità insieme. Andiamo quindi alla ricerca della fase tramite il cercafase (dovrebbe essere sempre di un colore differente dal blu che contrassegna il neutro ma per sicurezza controlliamo sempre). Una volta trovata prima di lavorare stacchiamo sempre la corrente dal quadro generale in modo da evitare qualsiasi problema. Inseriamo quindi i cavi nell’apposito foro facendo in modo che non rimanga del filo esposto al di fuori come in figura e stringiamo bene le viti per evitare false connessioni.
Se poi vogliamo utilizzare più prese insieme creiamo i nostri ponticelli e andiamo a ponticellare utilizzando l’altro foro come in foto
Vediamo ora invece come creare una presa comandata. Per prima cosa riconosciamo la fase come sempre ed inseriamola ad un capo del nostro interruttore, poi facciamo passare all’altro capo un filo che va alla nostra presa ed inseriamo il filo nel foro di fase mentre i restanti collegamenti di terra e neutro rimangono i medesimi, ed il gioco è fatto. Una raccomandazione è di interrompere sempre la fase poichè è dove effettivamente passa la 220 e noi vogliamo essere sicuri che sia quella ad interrompersi.
Infine abbiamo la presa isolata che ha lo stesso concetto della presa comandata ma in questo caso vengono interrotte sia fase e neutro tramite un interruttore bipolare. Viene fatto spesso per utilizzatori che devono essere completamente isolati dal resto dell’impianto per questioni di precauzione, come per esempio una caldaia o un climatizzatore.
Una volta che abbiamo terminato il nostro lavoro e abbiamo controllato che nessun filo sia in cortocircuito possiamo riattaccare il nostro interruttore generale e se abbiamo un multimetro possiamo testare anche se abbiamo fatto bene il nostro lavoro.
Detto ciò vi ringrazio per aver letto questo piccolo tutorial e ci vediamo alla prossima !
Mi compiaccio molto x la lezione di elettrotecnica,chiarissima ed istruttiva. Ha suscitato grande interesse nell’ambiente familiare e credo x moltissime persone che si vogliono realizzare x piccoli impianti.E’ un’iniziativa interessante che porterà dei buoni risultati. Congratulazioni! A presto.
Mi compiaccio molto x la lezione di elettrotecnica,chiarissima ed istruttiva. Ha suscitato grande interesse nell’ambiente familiare e credo x moltissime persone che si vogliono realizzare x piccoli impianti.E’ un’iniziativa interessante che porterà dei buoni risultati. Congratulazioni! A presto.
Ciao Pasquale,
Ti ringrazio moltissimo per l’apprezzamento e sono felice che abbia ispirato qualcuno in questo mondo stupendo dell’elettricità. Se volessi un tutorial su un altro argomento non esitare a scriverlo, sarò ben felice di farlo. A presto
Roberto
Ciao volevo montare 3 frutti Insieme, 1 presa, 1 deviatore, 1 unipolare… Fattibile?