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Sicuramente uno degli argomenti più complessi da trattare nell’ambito dell’elettronica è l’induttanza e gli induttori, cosa sono e come vengono applicati nell’elettronica moderna.
Per capire meglio di cosa stiamo parlando è meglio prima dare uno sguardo più nel dettaglio al componente in questione, in modo da avere un approccio più pratico per poi poter capire meglio la teoria.
Induttori
Quando parliamo di un induttore la prima cosa che dobbiamo dire è che si tratta di un componente passivo composto da uno o più avvolgimenti di rame o materiale conduttivo.
Il principio sul quale si basa l’induttore è la legge di Lenz, ovvero in parole brevi quando scorre una corrente in un conduttore ( nel nostro caso un filo di rame ), si viene a generare un campo magnetico. Ovviamente tanta più corrente scorre e tanto è più spesso il filo, tanto più grande sarà il campo magnetico generato.
Ci sono varie tecniche per aumentare l’induttanza del campo, misurata in Henry, tra cui quello di avvolgere un filo attorno ad un materiale, come la ferrite, che ne aumenta il proprio valore: da qui nascono i solenoidi, trasformatori e via dicendo; persino i motori hanno le medesime caratteristiche.
Possiamo un pò vedere gli induttori come dei condensatori, ma invece di immagazzinare energia elettrica immagazzinano energia magnetica, detto un pò alla buona.
Questi vari componenti non sono altro che combinazioni di avvolgimenti di fili di rame messi in modo tale da creare il campo magnetico desiderato e chiaramente vengono usati praticamente in qualsiasi campo implichi l’elettronica.
Andando più nello specifico gli induttori vengono spesso usati in circuiti di filtraggio quali RLC (resistenza, induttore e condensatore), nei circuiti di conversione di tensione (buck o boost converter) e anche in ambiti RF (antenne e via dicendo).
Quindi è bene capire come possiamo usarli per i nostri progetti, ma prima di passare all’esperimento direi di concludere la parte teorica parlando di induttori in serie ed in parallelo, un pò come abbiamo fatto per i condensatori e le resistenze.
Serie e Parallelo
Gli induttori si comportano esattamente come i precedenti componenti in serie ed in parallelo, ovvero sia in serie l’induttanza sarà la sommatoria di tutte le induttanze mentre in parallelo sarà la sommatoria dei reciproci di tutte le induttanze.
Passiamo ora all’esperimento!
Questa volta realizzeremo un magnete, o meglio un elettromagnete. Prendiamo una bobina di filo non smaltato e una vite ( va bene di qualsiasi tipologia purchè sia di ferro ). Iniziamo ad arrotolare il filo attorno alla vite facendo fare anche più di un avvolgimento. Una volta coperta la vite intera tagliamo il filo in eccesso e ai due capi a questo punto dobbiamo applicare una tensione ed una corrente.
Per fare ciò abbiamo varie possibilità, e nel mio caso ho utilizzato il mio alimentatore da banco (se vi piace l’elettronica vi consiglio di prenderne uno o magari posso fare un tutorial per crearcene uno… fatemi sapere nei commenti), ma andrebbero bene anche delle batterie in serie oppure un alimentatore vecchio: l’importante è che non ci sia troppa corrente altrimenti il filo si squaglierà poichè troppa corrente è uguale a troppo calore, quindi ATTENZIONE ! ( io con 3 volt a 0,5 ampere ho alzato un piccolo chiodino ).
Da notare che nella foto non vi è applicata alcuna corrente poichè per fare la foto volevo evitare un corto sull’alimentatore.
Con questo vi ringrazio se avete letto e fatemi sapere cosa vorreste vedere in futuro. Alla prossima!